Ciao popolo fit come state?
Oggi voglio dare un mio contributo ad una causa molto comune e molto diffusa,oggi 15 marzo è la giornata internazionale del fiocchetto lilla contro i disturbi alimentari.
nono voglio fare una diagnosi o spiegazione scientifica perchè non sono assolutamente adatta per questo genere di cose,ma voglio spiegarmi a modo mio che cos’è e come ahimè ne sto venendo fuori.
È giusto fare outing e dire come sto combattendo questa lotta iniziata 3 anni fa con una scintilla che ha cambiato sempre la mia vita.
Ho sempre sofferto di DCA e BINGE EATING e ora ho il coraggio di abbracciare questa lotta con la consapevolezza che se siamo forti si può venirne fuori da questo tunnel.
Ma andiamo per ordine
Cos’è la DCA
DCA ovvero disturbo del A?comportamento alimentare: sono vari disturbi che sono presenti nel comportamento alimentare e nella ossessione del peso. In questo gruppo ci sono l’anoressia,la bulimia e il binge eating il quale di quest’ultimo ho sofferto anch’io e sto cercando di venirne fuori.
BINGE EATING
È un disturbo che sta prendendo sempre più piede nel mondo femminile,abbuffate improvvise senza sentire la necessità di avere sensi di colpa e seguenti digiuni punitivi,corse in bagno o uso di lassativi.
Avere questo disturbo porta a riempirti la pancia senza freno per lunghi periodi,mangi tutto quello che hai sotto tiro specie se lo fai di nascosto. Abbuffarsi porta ad un innalzamento del peso e spesso a fattori di obesità grave come ne soffrivo io.
I miei sintomi erano anche di fattore psicologico. Mi sentivo frustrata,con poca stima di me stessa,diete fallite,ansia,paura e anche depressione.
L’ultimo periodo per me è stto molto duro a causa della depressione post parto il mio malessere era aumentato e le fonti di cibo che ingurgitavo erano triplicate a dismisura. Andavo al supermercato solo per comprare schifezze che poi avrei mangiato in macchina così non mi vedeva nessuno.
A casa nascondevo le carte,in modo tale che non si accorgessero del problema,ma vedere lievitare di peso una figlia e una moglie fa saltare un campanello d’allarme.
Il cibo per me era conforto,colmava il vuoto che mi ero creata grazie al senso di bisogno.
Il senso di solitudine e di incomprensione mi stava uccidendo.
ero arrivata a pesare credo 100 kg o forse più(ho rimosso quel giorno)
Ma poi non so come mi sono svegliata e ho detto basta. Per me era diventato un incubo,tanto da rinchiudermi in un involucro e stare da sola con i miei problemi.
Ho iniziato a buttare via tutto quello che mi poteva far male,cercavo info su internet su come potevo creare un pasto per lo più sano;volevo veramente cambiare quel mostro mi stava logorando dentro.
Non volevo che vincesse
Ho iniziato a fare attività fisica,alimentazione controllata e se avevo fame cercavo conforto nello yoghurt o nella frutta.
All’inizio è stata dura anche perchè non ne parlavo con nessuno,sapevo che sarei stata derisa dopo gli innumerevoli fallimenti.
Quando poi le persone iniziarono a vedere che qualcosa stava cambiando,allora ho sbandierato ai 4 venti il mio desiderio di migliorare.
Queste sono le prime foto che mi feci da sei mesi ad un anno di dieta
Da quel giorno sono passati tre anni.
Devo dire che ancora oggi è difficile,devo controllarmi e devo fare monito di tutte le promesse che mi sono fatta;la lotta è dura,ma ne sto venendo fuori.
Ogni tanto ho dei rebound (come in questi giorni ) ma preferisco piangere e poi mettermi le scarpe da ginnastica e spaccarmi di ghisa.
A volte sudare è meglio che piangere!
Se avete bisogno d’aiuto ci sono centri specializzati che possono darvi supporto e motivazione credetemi,io ho scelto la terapia del fitness,ma se veramente vi sentite soli,non esitate a chiedere aiuto!
Deve partire da voi,le persone possono ripetervi sempre le stesse cose,ma se la scintilla non scatta dentro il fallimento è vicino.
Vi lascio con una massima dei miei amici di Workout Italia:
Non abbiate paura di cambiare.
Di DCA si può guarire!
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