Oggi nella rubrica Fitness Lockdown Parleremo di sogni! Oggi la nostra ospite è Silvia Basato
Con lei c’è stata intesa da subito: conosciuta nella community LeROSA , Silvietta ed io abbiamo capito che i pesi sono stati la nostra salvezza.
Campionessa pluri premiata di panca piana, tra le atlete più forti in Italia. Non poteva mancare nella nostra rubrica.
Silvia è come me: spensierata, potente e senza peli sulla lingua. La sua rinascita è stata fondamentale, da semplice mamma quasi a tempo pieno, ad atleta professionista.
Durante la quarantena ci siamo scritte e riscritte, abbiamo parlato tanto, ci siamo confidate e raccontate e abbiamo capito che siamo legate da un sottile filo rosso.
Ma ora spazio alla sua storia, spazio alla storia di Silvietta
Fitness Lockdown: Silvietta
- Ciao Silvia, grazie per la disponibilità che hai dato al progetto Fitness Lockdown e benvenuta! Presentati, fai una piccola descrizione di cosa fai e in che campo ti alleni.
Sono Basato Silvia ho 44 anni sono originaria di Martellago, un paese vicino a Mestre e da 13 anni mi sono trasferita, per amore , in montagna a Santo Stefano di Cadore.
Ad oggi faccio parte del Direttivo della A.S.D. Fight Academy Belluno e sono agonista nella pesistica, nello specifico panca piana.
Sono campionessa Veneta assoluta, medaglia d’oro in categoria Master e medaglia d’oro in coppa Italia per 2 anni consecutivi, tuttora all’attivo
Sono tra le 6 atlete più forti d’Italia nella mia categoria, arrivando 4 alle Nazionali Italiane.
Fitness Lockdown: da mamma a powerlifter
- Raccontaci a grandi linee il tuo percorso, da semplice mamma a powerlifter di professione.
La mia vita prima di trasferirmi a Santo Stefano di Cadore, era la normale vita di 1 ragazza che lavorava, frequentava gli amici e andava in palestra solo per rimanere in forma.
Non ho mai neanche pensato alla pesistica.
Ho conosciuto il mio compagno in vacanza e dopo poco tempo sono rimasta incinta.
Ho continuato a lavorare e ad allenarmi, fino all’ottavo mese di gravidanza, poi è nato Lorenzo e mi sono trasferita a Santo Stefano di Cadore e lì ho messo su i miei primi 20 kg.
Ovviamente ho dovuto lasciare il lavoro, la mia vita sociale e i miei allenamenti rimanendo a casa con mio figlio.
Dopo poco più di un anno, ho scoperto di essere nuovamente incinta, ed è nato il mio secondogenito Matteo…altri 20 kg. Negli anni successivi non ho più contato il peso che si accumulava e che mi ha portata ad essere troppo “morbidosa”, come mi hanno sempre chiamata i miei figli; ad avere problemi di salute, pressione alta, acidità di stomaco, battiti cardiaci irregolari e continui dolori alle anche e alla schiena.
Ma la mia vita stava per cambiare, per una serie di eventi che mi avrebbero poi portata alla pesistica.
Nel frattempo cominciai a lavorare part time in un ufficio, mentre i miei figli erano all’asilo e lì conobbi Staiano Salvarore detto Toto’, un ragazzo che all’epoca lavorava nella mia stessa azienda, ma che era anche un pugile professionista e un bravissimo istruttore.
Il suo sogno era aprire 1 palestra e fare della sua passione il suo unico lavoro.
E’ nata una bellissima amicizia fraterna e dopo qualche anno partecipo’ ad un bando di gara per l’aggiudicazione della palestra proprio a Santo Stefano di Cadore e la vinse.
Ecco da qui la svolta:
Nonostante non lavorassimo più insieme ci sentivamo spesso e Toto’ continuava a spronarmi “dai Silviuccia, prova, ti aiuto io, vedrai sarà divertente e ogni giorno ti sentirai meglio”, ma quando mi guardavo allo specchio sapevo che era impossibile, la strada era troppo lunga, il tempo da dedicare era troppo, per non parlare della fatica che mi sarebbe costata, solo a pensarci mi veniva male e quindi rispondevo sempre con ,vediamo, non lo so’.
Poi una sera Toto’ mi invito’ a bere un caffè in palestra e come entrai, mi sentii a casa mia, guardavo quell’ambiente e mi sentivo bene, non erano tutti perfetti, anzi!
Quel caffè, preso a Gennaio del 2017, mi ha cambiato la vita.
Il lunedì successivo cominciai con esercizi semplici, anche perché la mia mole non mi permetteva di fare cose troppo pesanti, con gradualità Toto’ mi porto’ ad aumentare la mia resistenza e a Febbraio mi mise per la prima volta in panca piana.
Fu’ amore a prima alzata e Toto’ mi disse “Silviuccia, che ne dici di allenarti e fare qualche garetta di sollevamento in panca piana?”
Dentro di me, un terremoto, provai l’emozione di non essere finita come individuo, qualcosa potevo ancora fare e dimostrare a me stessa e agli altri.
La sera a cena entusiasta ne parlai alla mia famiglia…..ricordo ancora i loro sguardi e poi sono scoppiati a ridere, tra le risate mi dissero “ma mamma sei troppo MORBIDOSA e vecchia, non ce la farai mai”
Queste parole non mi ferirono, perché me le aspettavo ed effettivamente ero grossa e avanti con l’eta’, ma in quel preciso istante mi dissi, che a parole tutti sono bravi a dare lezioni ai propri figli, ma loro imparano da come vivono, parlano e agiscono i propri genitori e volevo essere un modello per loro e insegnare con i fatti cos’è il sacrificio e il duro lavoro, cosa voleva dire non arrendersi mai e cosa voleva dire conquistare un sogno….
Guardai i miei figli che ancora ridevano e gli dissi “non solo faro’ le gare di panca piana, ma prima o poi riuscirò a diventare campionessa veneta”
Scoppiarono in una risata ancora più fragorosa.
Cominciai ad allenarmi e a seguire un regime alimentare molto più sano, da quel febbraio 2017 non ho mai mollato, non ho mai ceduto, anche quando la spalla mi faceva male, anche quando mi girava la testa per lo sforzo, anche quando mi bloccavo a metà alzata. Ho perso più di 30 kg e sviluppato molta massa muscolare.
L’emozione della prima gara, mi segue tuttora, quando guardavo le più forti pensando che anch’io ci sarei arrivata.
Nel 2018 vinsi la medaglia d’oro nella categoria Master in Coppa Italia e arrivai seconda alle regionali.
Nel 2019 vinsi Coppa Italia e diventai Campionessa Veneta assoluta e fui selezionata per le Nazionali Italiane alle quali per una sola alzata annullata non arrivai seconda.
Ancora ad oggi determino il record tra le sei atlete più forti d’Italia
Ora sto lavorando per diventare Campionessa Italiana e battere il Record Italiano.
Ma la soddisfazione più grande è stata vedere lo sguardo dei miei figli e del mio compagno, perché adesso i miei figli davanti ad una situazione difficile mi guardano e dicono….
”Non è impossibile!”
Fitness Lockdown: nulla è impossibile
- Complimenti per il tuo percorso, immagino la soddisfazione nel vincere tutti quei titoli. Che sensazione si provano durante il periodo di preparazione e durante la gara?
Gli allenamenti sono molto diversi tra loro, c’è la fase di mantenimento la fase di aumento forza, che solitamente si applica a 2 mesi dalle gare e poi ovviamente un breve periodo di riposo.
Nella pesistica devi superare quella che è la sensazione di fatica estrema, ad ogni allenamento senti i muscoli bruciare e spesso a fine sessione per lo sforzo ti gira la testa, devi imparare a superare queste sensazioni, devi combattere la stanchezza, devi vincere sulla testa che in ogni momento ti dice di mollare.
Poi arrivi alla fatidica gara, quella dove ti giochi tutto e ti ritrovi assieme a tante atlete preparate e forti.
Ti scaldi perché sai che tra poco ti chiameranno e quando tutto diventa silenzioso e serio senti solo i comandi dei giudici,.
Ecco il tuo nome che appare sul monitor, la giuria ti chiama e ti ordina di posizionarti, sai che devi essere perfetta, ti devi posizionare correttamente e le gambe tremano, il cuore batte talmente forte che vuole uscirti dal petto, senti la faccia che ti brucia e sai che i giudici, i pluripremiati atleti, allenatori, pubblico che assiste dagli spalti, tutti stanno guardando solo te.
Ti posizioni, inarchi la schiena e pianti i piedi per terra ed ecco che arriva quel momento, dove tocchi finalmente il bilanciere, mentre lo stacchi inspiri più che puoi riempiendo i polmoni e trattenendo il fiato.
Impassibile mantieni il bilanciere sospeso sopra di te, con le braccia ben distese, tutto diventa ovattato e il cuore si calma, ecco in quel momento il giudice urla START, si parte, cominci a scendere con le braccia controllando tutto il peso, arrivi a sfiorare il petto, ti fermi per qualche breve istante e cominci a risalire, butti fuori tutta l’aria che avevi trattenuto, le braccia devono essere perfette non devono tremare e il bilanciere deve essere il più orizzontale possibile. Arrivi a distendere perfettamente le braccia e ti fermi, rimani immobile e aspetti che il giudice urli: ” RACK”
E appoggi il bilanciere.
In quel momento il silenzio è assordante senti solo il tuo cuore che ha ripreso a batterti fuori dal petto, senti la testa che ti pulsa, ti alzi e guardi il monitor aspettando col fiato sospeso il risultato assieme a tutte le persone lì presenti…
TUTTE E TRE LE PALETTE VERDI, MEDAGLIA D’ORO.
Non ci credi hai i brividi dappertutto, sei immobile, poi tutto riprende velocità senti un forte boato e tutti ti abbracciano, continua ad essere tutto ovattato sembra di stare in un sogno e tu ti lasci andare ad un pianto che racchiude tutte le emozioni di questi 3 fantasmagorici anni di vita veramente vissuta.
Fitness Lockdown: volere è potere
- Vuoi lasciare un messaggio, una “pillola motivazionale” a chi magari vuole intraprendere questo percorso o vuole dare una svolta alla propria vita’
“Dietro ad una forte emozione, ad un risultato, ad una vittoria, ci siamo SOLO NOI,
SOLO ed esclusivamente NOI, certo c’è il nostro bagaglio di esperienze, il nostro carattere, la nostra famiglia, ma SOLO NOI possiamo agire e cambiare le cose, SOLO NOI possiamo trasformare una risata incredula, in uno sguardo di orgoglio, SOLO NOI possiamo arrivare a piangere perché ce l’abbiamo fatta… ma c’è una cosa che neanche NOI possiamo fare…ARRENDERCI!”
Con affetto Silvia Basato.
Per chi vuole partecipare al progetto di Fitness Lockdown mi cerchi sui miei canali Facebook, Instagram o via mail debba84@libero.it
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