La Pastiera Napoletana è una istituzione a Napoli durante il periodo di Pasqua. Grazia alla famiglia di mio marito ho scoperto questa meraviglia di dolce.
E grazie a mia suocera se oggi riesco a preparare questo prodotto della tradizione Partenopea.
È sicuramente uno tra i miei dolci preferito e lo metto a pari merito con babà, zeppole e sfogliatelle.
Devo dire che le prime volte era abbastanza distruttivo realizzarla, però devo dire che il risultato era sempre soddisfacente, poi è troppo divertente fare le conferenze telefoniche con lei mentre la preparo.
Tutt’ora puntualmente la chiamo perché magari ho qualche domanda da fargli o qualche dimenticanza.
Oggi voglio dedicare questa ricetta a lei.
La domenica di Pasqua ha sicuramente tutto un altro sapore con la Pastiera napoletana di nonna Titti (come la chiamano i nipoti). La ricetta è quella che seguo sempre ed è quella che si tramandano nella loro famiglia, non cambierò una virgola, vi assicuro la massima resa.
N.B. Ogni famiglia ha la sua ricetta, può cambiare a seconda di come si tramanda di generazione in generazione.
Pastiera Napoletana, ingredienti:
Per la pasta frolla
350 g di farina
3 uova intere
150 g di zucchero
200 g di burro morbido
un pizzico di sale
Per la crema pasticcera:
6 tuorli (conservate gli albumi)
amido di riso 40 g
120 g di zucchero
una buccia di limone
1/2 litro di latte
bacca di vaniglia
Per la crema con il grano cotto:
1/2 kg di grano
gli albumi precedentemente conservati
200 ml di latte
buccia di limone
1/2 kg di ricotta setacciata
un pizzico di sale
acqua millefiori q.b.
200 g di zucchero
pizzico di cannella
Pastiera Napoletana, procedimento:
Prepariamo la frolla
Disponete la farina su una spianatoia, formate la fontana e rompete dentro le uova, sbattere con una forchetta e aggiungere burro, zucchero, il sale ed impastate. Create un bel impasto liscio ed omogeneo, fate una palla, copritela con pellicola ed un canovaccio e riponetela in frigo.
La frolla può essere preparata anche un giorno prima.
Crema pasticcera
Prendete una pentola e versateci il latte e la scorza del limone. Ricavate i semi dalla bacca, aggiungeteli nel latte insieme al bacello di vaniglia. accendere il fuoco e portare a bollore. In un altro tegame versare i tuorli, lo zucchero e l’amido di riso. Con un frustino mescolare gli ingredienti creando un composto liscio. Quando il latte ha raggiunto il bollore spegnere il fuoco e unirlo alla crema di uova poco per volta per non stracciare il tutto. Mescolare, portare il tegame sul fuoco e continuare a mescolare fino ad ottenere la crema pasticcera. Versare il composto in una ciotola di vetro e coprire con una pellicola. Lasciar raffreddare completamente.
grano cotto
Scaldate il grano cotto in un tegame con il latte e la buccia di limone, fatelo rapprendere bene e poi lasciate raffreddare. Una volta freddo rimuovete la buccia del limone, prendete il mixer e il mescolate il grano insieme agli albumi, una volta che il composto risulta omogeneo aggiungete la ricotta setacciata, l’aroma millefiori e la cannella.
Amalgamate il tutto e avete ottenuto una crema.
Pastiera Napoletana, assemblaggio:
Prendete una teglia da forno. A Napoli c’è il classico “ruoto in alluminio” e se usate quello è l’ideale. Imburrate e infarinate la vostra teglia. Prendete la frolla e stenderla con il mattarello e rivestite la teglia. Le parti in eccesso le userete per creare le strisce in superficie. Unite la crema di grano cotto con la crema pasticcera mescolare per creare un composto omogeneo.
Versate la crema sulla frolla per farcirla all’interno, livellare e guarnire la superfice con le strisce di frolla rimanente. Mi raccomando le strisce dovranno essere 7 a rappresentare i Decumani e i quattro Cardini della città.
Infornate la pastiera a 180° per circa un’ora e mezza. Una volta cotta, toglietela dal forno e farla raffreddare completamente.
La Pastiera Napoletana di nonna Titti è pronta una spolverata di zucchero a velo ed è pronta per essere servita!
appena sfornate
Pastiera Napoletana di Nonna Titti: consigli
Portatevi avanti con la frolla, preparatela anche due giorni prima senza problemi e lasciatela in frigo a riposare.
Queste dosi sono per una una pastiera con teglia “ruoto” grande (circa 35 cm di diametro)
Oppure due pastiere da 24-26 di diametro.
Non ci sono i canditi ma se a voi piacciono metteteli pure una volta mescolate le due creme
La pastiera se si mangia il giorno dopo è ancora più buona, di solito si prepara il giovedì o venerdì Santo per tradizione.
Può essere conservata fuori dal frigo per circa 3 giorni ben coperta da un panno
Oramai il grano cotto si trova in tutti i supermercati nello scaffale dei prodotti per dolci.
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